Coronavirus: ecco cosa fare se non possiamo più pagare l'affitto

Uno degli effetti collaterali del Coronavirus è la difficoltà o l'impossibilità, da parte di molti inquilini, di pagare regolarmente il canone di locazione.

Al momento non c'è nessuna norma di legge che riconosca un diritto per gli inquilini o un obbligo per i proprietari di ricalcolare l'ammontare del canone, né, tantomeno, esiste un modello di domanda per chiedere la riduzione dell'affitto, perciò bisogna contattare direttamente il proprietario.

Se l'inquilino non è più in condizione di pagare l'affitto, avendo perso il reddito, può dare disdetta per giusta causa, pagando comunque i mesi di preavviso stabiliti dal contratto. Il proprietario non può opporsi alla disdetta, né avrebbe interesse a farlo dal momento che l'inquilino non è più in grado di pagare. Per semplificare ci si può accordare per utilizzare a questo scopo la somma versata a titolo di cauzione. Qualunque comunicazione va fatta via pec, o altrimenti chiedendo conferma della ricezione della mail ordinaria.

Non ci sono sconti neanche per i fuori sede tornati in famiglia. Può chiedere una riduzione solo lo studente che pagava l'affitto con il suo lavoro e lo ha perso, o lo ha perso il genitore del quale è a carico. Il fatto di lasciare la casa vuota non ha nessuna rilevanza, dato che il canone è dovuto anche se non si usa l'appartamento.

Possono invece chiedere la sospensione del pagamento gli studenti Erasmus richiamati nel loro Paese, dal momento che in questi casi non viene pagata la borsa di studio. Si potrà quindi prevedere il prolungamento della durata del contratto alla riapertura degli Atenei.

Discorso a parte per gli affitti commerciali.

In questo caso il decreto Cura Italia ha previsto un credito d'imposta pari al 60% del canone di locazione per gli inquilini che hanno in affitto locali di categoria catastale C/1. Al momento l'agevolazione è valida per il solo il mese di marzo e, per ottenere il bonus, è necessario pagare il canone per intero.

Se il proprietario non accetta di ridurre provvisoriamente l'affitto, chi non può o non vuole lasciare l'immobile potrà rivolgersi alle associazioni degli inquilini. Gli inquilini di locali commerciali si possono rivolgere alle associazioni di categoria, che hanno attivato a questo scopo servizi di assistenza ad hoc. Possibile anche contattare gli organismi di mediazione, che è ammessa anche per queste problematiche.

I proprietari che abbassano il canone avranno diritto ad uno sconto sulle tasse dal reddito da locazione. Le imposte si pagano sull'importo dichiarato al momento della registrazione, quindi se si riduce l'ammontare si deve comunicare il nuovo importo per evitare di pagare in più, o di aprire un contenzioso in caso di controlli. La registrazione è gratis per legge e la circolare n. 12/2016 ne illustra le regole. In seguito alla chiusura degli uffici è indicata sul sito dell'Agenzia delle Entrate la possibilità di inviare i documenti via mail. Si può comunque attendere il mese di giugno perché, anche per questi atti (circolare n. 8), i termini sono sospesi.



Viale Leopardi, 170 - 73100 Lecce

Commenti

Post più popolari