Compravendite o locazioni? Chi vince e chi perde col virus

Come cambierà il mercato immobiliare con l’allentamento del lockdown? Una domanda complessa, a cui cerchiamo di dare una risposta sintetica. Partiamo dalle previsioni che gli osservatori specializzati hanno elaborato nelle ultime settimane. 

Secondo la relazione sul mercato immobiliare di Nomisma, lo scenario sarà quello di un ribasso delle compravendite e delle richieste di mutuo. Di pari passo con l’incertezza lavorativa, il ricorso alla Cassa Integrazione e la riduzione dei flussi finanziari, quest'anno ci si attende una diminuzione del numero di compravendite di abitazioni, a differenza del 2019, che invece aveva manifestato segnali di ripresa. Tuttavia, a oggi, non è possibile stabilire l'incidenza del rallentamento. Ma se il Real Estate subirà una contrazione, di certo non vedrà un blocco totale. Anzi, alcuni settori potrebbero vivere una nuova effervescenza, in particolare quello delle locazioni. 

Certo, non gli affitti turistici, ma quelli residenziali con buona probabilità sì. Tale ipotesi è corroborata dal fatto che, storicamente, di fronte a una contrazione economica (e sociale) diffusa, la domanda abitativa non cala in assoluto ma cambiamo le sue forme. La locazione è da sempre una scelta flessibile e meno onerosa rispetto all’acquisto, in più permette di far fronte ai bisogni di mobilità e di gestire le incertezze (lavorative, famigliari, finanziarie, ecc.) in maniera efficace. 

Un'altra previsione interessante riguarda la tendenza all’allontanamento del cliente dal mercato dei privati. La forte incidenza dei privati è una delle caratteristiche della realtà immobiliare italiana. Con la Fase 2, l'applicazione delle misure di distanziamento sociale diventerà un aspetto problematico da gestire da parte dei non-professionisti: come si potranno condurre trattative a distanza o con ridotte possibilità di incontro tra sconosciuti? Come ci si potrà fidare di portare a termine un affare senza le necessarie garanzie di sicurezza, trasparenza e pubblicità?

In questo senso, e con le debite proporzioni, il futuro è dalla parte degli agenti immobiliari, gli unici, in teoria, che potranno mettere in atto in maniera sistematica ed efficace protocolli in grado di garantire la tutela della salute dei propri clienti. Pensiamo, per esempio, quali rischi comporti la visita di una casa abitata, da parte di un interessato all'acquisto o all'affitto. 

Un motivo in più, nella Fase 2, per affidarsi ad un professionista serio...


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