Condominio, animali domestici seppelliti in giardino: ok con autorizzazione.

Come deve comportarsi l'amministratore di condominio nei confronti di un condomino che seppellisce un gatto morto nel giardino comune, senza autorizzazione?

Vediamo cosa dicono le norme.

La norma di riferimento è il Regolamento dell’Unione europea n.1774/2002 (che prevede la possibilità di seppellire privatamente animali da compagnia), ma poi spetta alle competenti autorità nazionali provvedere ad un'adeguata regolamentazione: in Italia, Accordo Stato Regioni 1 luglio 2004. 

Per animale da compagnia si intende "ogni animale tenuto o destinato ad essere tenuto dall'uomo per compagnia o affezione, senza fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all'uomo, come i cani per disabili, gli animali da pet therapy, da riabilitazione e impiegati nella pubblicità. Gli animali selvatici non sono considerati animali da compagnia." (art. 1, Accordo Stato Regioni 6 febbraio 2003).

In linea di principio, occorre un documento che garantisca l’assenza di rischi igienico-sanitari, tuttavia, le disposizioni applicabili variano da regione a regione. Tale autorizzazione può essere rilasciata da un medico veterinario, il quale escluda la presenza di rischi per la salute pubblica. 

Inoltre, bisogna valutare se la sepoltura di animali domestici rappresenti una forma di utilizzazione lecita di un bene comune, oltre alle circostanze del caso, come ampiezza del giardino, modalità di sepoltura, ecc. 

L’amministratore, venuto a conoscenza dei fatti, dovrà richiedere al condomino che ha eseguito la sepoltura l'esibizione dell'autorizzazione necessaria e, in mancanza, segnalare il fatto al competente ufficio comunale. 

Nel caso in cui la sepoltura sia stata eseguita nel rispetto della normativa di settore, l'illiceità dell'operato del condomino dovrà essere valutata alla luce del concreto pregiudizio lamentato da altri condòmini, considerate le circostanze del caso.


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