Piccola piscina prefabbricata: è necessario il permesso di costruzione?
Piscina prefabbricata di modeste dimensioni: può il Comune negare il permesso di costruzione?
Vediamo cosa ha deciso il Tar Lecce.
Il caso riguarda il proprietario di un'abitazione, con annesso giardino, in zona agricola del comune di Surbo che, nella primavera 2013, aveva acquistato una piscina prefabbricata rettangolare, con pareti interne in PVC e telaio in acciaio, lunga circa 6 m, larga 3 e alta 1,40. Dopo essere stata posizionata in giardino, la piscina veniva in parte interrata, dotata di vano tecnico, alto 2,40 m, ed infine recintata da un muro, alto circa 3 m.
In autunno, il proprietario presentava al Comune richiesta di permesso di costruire in sanatoria, ai sensi dell’art. 36 DPR 380/2001. Permesso rifiutato, perchè non si trattava di manufatto completamente interrato.
Ma, secondo il Tar Lecce (sentenza n.1074/19), che ha accolto il ricorso del proprietario contro il comune di Surbo, l'ente locale non può negare il permesso di costruire in sanatoria, perché il prefabbricato ha dimensioni modeste, non amplia superficie e funzionalità economica dell'immobile, né altera in modo significativo l'assetto del territorio.
Secondo i giudici, l'installazione di una piscina prefabbricata di modeste dimensioni non integra violazione degli indici di copertura che riguardano interventi edilizi, né degli standard, atteso che non aumenta il carico urbanistico della zona, rilevando solo in termini di sistemazione esterna del terreno, e i vani per impianti tecnologici sono sempre e comunque consentiti. Deve, infatti, riconoscersi che una piscina prefabbricata, di dimensioni normali, annessa a un fabbricato ad uso residenziale sito in zona agricola, abbia natura obiettiva di pertinenza e costituisca un manufatto adeguato all'uso effettivo e quotidiano del proprietario dell'immobile principale. Deve altresì riconoscersi la natura di volumi tecnici ai piccoli locali annessi alla piscina contenenti impianti tecnologici.
In pratica, non si può ritenere nuova costruzione una piscina di tre metri per sei, anche se il prefabbricato non risulta del tutto interrato. Infatti, anche in materia edilizia si applica la nozione di cui all'articolo 817 c.c. che individua come pertinenze le cose destinate in modo durevole a servizio o ornamento dell'immobile principale. Inoltre il prefabbricato è un manufatto adeguato soltanto all'uso effettivo e quotidiano da parte del proprietario dell'abitazione, che non può essere utilizzato in modo autonomo. Risultato? La piscina è attratta nell'ambito dell'originaria destinazione residenziale dell'immobile cui si riferisce, mentre costituiscono semplici volumi tecnici i piccoli locali annessi, destinati a filtri e altri impianti tecnologici.
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