Visura catastale e ipotecaria: è un dovere del notaio?
Il notaio è tenuto ad eseguire le visure ipotecaria e catastale prima di stipulare un atto di compravendita?
Ecco cosa dice la Cassazione:
Vediamo brevemente in cosa consistono una visura catastale ed una ipotecaria. La prima, rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, è un documento contenente gli elementi principali per identificare un immobile, e per verificare (insieme alla planimetria catastale) l’esatta corrispondenza tra le informazioni presenti in catasto e lo stato dei luoghi. Vi troviamo:
- comune e provincia dove si trova;
- identificativi catastali (sezione, foglio, particella, subalterno);
- dati di classamento (zona censuaria, eventuale microzona, categoria, classe, superficie, consistenza e rendita);
- dati degli intestatari (anagrafici e codice fiscale)
- quota di proprietà (o di altro diritto/onere reale);
Invece, la visura ipotecaria è un elenco, rilasciato dall'Agenzia del Territorio (ex Conservatoria RR.II.), delle proprietà immobiliari di un soggetto (persona fisica o giuridica) e delle eventuali pendenze gravanti su ciascuna di esse (ipoteca, pignoramento, sequestro, usufrutto, ecc.).
In particolare, con sentenza n. 21775/2019, la Cassazione ha ricordato che, nella stipula di un contratto di compravendita, il notaio deve compiere tutte le attività accessorie e successive e, nello specifico, effettuare le visure catastali e ipotecarie. Dovere che il professionista deve assolvere anche quando il trasferimento immobiliare avviene con scrittura privata autenticata.
Pertanto, il notaio che, in una compravendita immobiliare relativa a più immobili di un complesso edilizio, si limiti a verificare l’atto di divisione, senza eseguire accertamenti a ritroso nel tempo, cagionando con ciò un danno all'acquirente, è tenuto a risarcirlo.
Cosa pensate dell'operato dei notai? Secondo voi, svolgono il loro compito in maniera sufficientemente accurata? Diteci la vostra.
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