Contratto di affitto: chi paga le imposte comunali?

Casa in affitto: chi deve pagare Imu e Tasi?

La Corte di Cassazione (sentenza n. 17453/2019) ha nuovamente ribadito che le imposte locali devono essere pagate dal conduttore dell’immobile, solo se previsto da una specifica clausola del contratto di locazione. E' stato così confermato il principio secondo il quale il conduttore si può accollare il pagamento delle imposte locali nel caso in cui ciò sia stato concordato con il locatore: in tal caso, il contratto non può essere ritenuto nullo per illiceità della causa.

Infatti, l’accordo che impone all’inquilino di pagare i tributi locali non si pone in contrasto con il principio di capacità contributiva nè viola la regola sul divieto di traslazione del carico fiscale a un soggetto diverso dal titolare.

La Cassazione ha precisato che le somme che il conduttore si impegna a pagare costituiscono semplicemente un’integrazione del canone locativo e concorrono a determinare l’ammontare complessivo dovuto: quindi, le somme pagate a titolo d’imposta concorrono solo a integrare il prezzo della prestazione negoziale.

Infine, ricordiamo che l'obbligato verso l’amministrazione comunale al pagamento delle imposte locali resta sempre il locatore. Nel caso in cui il conduttore non paghi, la violazione di omesso pagamento del tributo (e relativa sanzione) sarà contestata al proprietario dell'immobile; il locatore potrà comunque esercitare giudizialmente il diritto di rivalsa nei confronti dell’inquilino per recuperare le somme che si era impegnato a versare all’ente locale.

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