Rivalutazione rendita catastale: quando è illegittima?

Il malcontento di molti cittadini verso il Comune di Lecce, causato dalla rivalutazione delle rendite catastali, ha portato nuovamente alla ribalta la questione dell'aumento automatico del valore (e relative imposte) degli immobili.
Vediamo come la rivalutazione degli estimi catastali va fatta e se è sempre legittima. 

Prendiamo in considerazione il caso di un contribuente che aveva impugnato un avviso di accertamento con il quale l’Agenzia delle Entrate aveva variato il classamento, cioè categoria e classe catastale, di un proprio immobile. 

A seguito dell'annullamento del provvedimento per carenza di motivazione, da parte dei giudici di merito, che avevano quindi dato ragione al contribuente, l’Agenzia aveva fatto ricorso in Cassazione, sostenendo che, trattandosi della revisione massiva dei classamenti degli immobili siti nello stesso Comune, non erano necessari ulteriori dettagli.

Ma, secondo la Cassazione, non si può considerare sufficientemente motivato il provvedimento di riclassamento che si limiti a indicare la differenza di rapporto tra valore di mercato e valore catastale nella microzona considerata rispetto alle altre microzone comunali. Infatti è necessario che dalla motivazione si evincano la qualità ambientale in cui è inserito l’immobile, la zona di mercato, le caratteristiche edilizie del fabbricato e come, in concreto, tali elementi abbiano inciso sul diverso classamento.

Pertanto, la Corte Suprema ha stabilito (ordinanza n. 23130) che l’accertamento catastale è illegittimo se non indica in modo specifico e puntuale gli elementi che hanno condotto a un diverso classamento del fabbricato. 

Inoltre, ha richiamato il principio recentemente affermato dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 249/2017) secondo la quale, proprio in considerazione del carattere diffuso delle revisioni catastali, l’obbligo di motivazione dei provvedimenti deve essere assolto in maniera rigorosa, così da porre il contribuente in condizione di conoscere le concrete ragioni che giustificano la rettifica.


Viale Leopardi, 170 - 73100 Lecce

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