Affitto breve: rendimento alto e rischio nullo per il proprietario.

Per "affitto breve" si intende la locazione di una casa per un periodo inferiore a trenta giorni. L'affitto breve può rendere fino al 50% in più rispetto alla locazione tradizionale, ed azzerare il rischio di morosità. 
Non tutti gli immobili sono adatti: occorre prima verificarne la corrispondenza a determinati standard di ubicazione, dimensione e dotazione.
Non è necessario che una casa si trovi in centro città ma è importante che stia in un luogo dove abbia senso andare: sede universitaria, ospedale, distretto di aziende, ecc. 
Una casa con qualche posto letto in più sarà più adatta rispetto ad un'altra più piccola.
La prima impressione è fondamentale; dobbiamo sempre chiederci: "io ci andrei a dormire?". Se la risposta è negativa potrebbe bastare una leggera ristrutturazione o cambiare l'arredamento. 
I punti a favore della locazione breve, oltre al maggior rendimento, sono il rischio di morosità pari zero ed il fatto che, in breve tempo, il proprietario può rientrare in possesso dell'immobile. 
Invece, a differenza della locazione tradizionale, spese di condominio, bollette, ecc. non sono a carico dell'inquilino bensì del proprietario. 
Il modo migliore per sfruttare tutti i vantaggi della locazione breve della propria casa, è quello di affidarne la gestione "chiavi in mano" per un anno, ad un intermediario specializzato che, in cambio di una commissione compresa tra il 25 ed il 30% degli incassi, si occuperà di pubblicità, prenotazioni, accoglienza, pulizia, ecc. 
Dal punto di vista fiscale, la locazione breve è soggetta alla cosiddetta "cedolare secca" del 21%, cioè alla tassazione in misura fissa dei canoni di locazione, che non fanno cumulo con gli altri redditi del proprietario. 

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